mercoledì 28 aprile 2010

IO, FRIULANO, COSA POSSO PENSARE?


Mi è successo la mattina del 27 aprile, alzarmi, accendere la televisione e guardare una folla di centinaia di persone applaudire e salutare Giovanni Tegano, uno dei maggiori boss di Reggio Calabria. Centinaia di persone andate a porgere l'ultimo segno di rispetto a uno del più sanguinari latitanti italiani. Certo, forse, anzi, chiaramente, è un pò sciocco giudicare dal punto di vista mio, un friulano che non ha mai avuto nulla a che vedere o a che fare con il sistema mafioso. Ma, allo stesso modo, è difficile per un meridionale che è nato e cresciuto all'interno dello Stato mafioso, sapere cos'è la vita senza la mafia. Io credo che tante parole di articolo siano inutili e pedanti, ma lascio solo un link ai lettori e l'invito, caldo e sentito, a commentare con una vostra opinione il tutto.

LINK: http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_27/tegano-boss-applausi_8bb9c042-51df-11df-9da0-00144f02aabe.shtml

Edoardo Quaglia

venerdì 23 aprile 2010

NUOVI INCARICHI PER LA CONSULTA GIOVANILE DI TOLMEZZO NEL TERRITORIO. IERI DIBATTITO CON DUE OSPITI.

Un mese fa la Consulta Comunale di Tolmezzo aveva organizzato in maniera repentina, ma efficace, un incontro con le quarte e le quinte superiori di alcuni istituti di Tolmezzo per il 15 aprile. Tema “La sicurezza stradale”. Ieri sera, a circa dieci giorni dall’evento, ad una convocazione straordinaria della Consulta, è arrivata una lettera dal comune di Venzone con la richiesta di procedere con l’organizzazione di una conferenza similare a quella del 15, a Venzone, per le scuole del gemonese e tarvisiano. Firmata “L’Assessore Fabio Di Bernardo”.

I ragazzi hanno subito pensato di accettare e cominciare l’organizzazione dell’evento. Non per nulla, infatti, alla riunione di ieri era presente anche l’ avv. Giosuè Rossi, che già aveva dato un importantissimo contributo per la preparazione della conferenza precedente.

Il dato positivo che emerge da tutto ciò è che, in pochi mesi di vita, la Consulta giovanile si è fatta conoscere in tutta la zona per la sua determinazione e originalità destinate a portare cambiamenti innovativi e sviluppo sociale nel difficile territorio carnico.


All’ordine del giorno della riunione di ieri, anche la formazione del gruppo di lavoro che andrà a stilare un questionario da somministrare a tutti i giovani della Carnia. Esso sonderà in modo trasversale quali sono le esigenze e le idee di cui i giovani della zona necessitano, ma spesso non hanno occasione di esprimere. Di questo si occuperanno Raffaele Petris, Simone Contin, Edoardo Quaglia, Fabio Cacitti, Cristian Comelli, Marco Craighero, Andrea Marchi e Petra Zanier.

Inoltre a intervenire in sala riunioni del Comune di Tolmezzo, sono stati due ospiti, che già avevano inviato la richiesta di partecipare, per chiarire alcune faccende sui rapporti con la consulta: Gianpietro Dionisio ( rappresentante di Party Zone) e Roberto De Caneva (capogruppo dell’Idv). Il dibattito è stato acceso. La presenza di De Caneva

“non come ragazzo, non come amico, ma come rappresentane di un partito” ha causato parecchie critiche all’interno di un’istituzione che fin dal suo nascere si era prefissata l’apoliticità assoluta. Due le motivazioni che lo hanno spinto a chiedere di essere ricevuto. Prima di tutto per risolvere “la domanda che gli fa la gente”, ovvero se fosse effettivamente la Consulta Giovanile la responsabile dell’organizzazione del Giro d’Italia, e le sue perplessità sul fatto che la preparazione dell’evento fosse stata affidata a Party Zone. La smentita arriva immediatamente. Infatti, tutti i componenti della Consulta hanno asserito sul fatto che Dionisio, in una delle prime sedute generali della Consulta, avesse chiesto se ci fossero state altre associazioni che si potevano prendere un incarico così grande. Non essendoci stati altri a proporsi, all’unanimità era stata approvata la sua richiesta.

Il secondo motivo che ha spinto De Caneva in Consulta, sono state le accuse di strani complotti ventilate nelle ultime settimane tra alcuni consiglieri e alcuni ragazzi della Consulta. Tutto è sfociato da un battibecco nato il giorno dell’elezione del rappresentante del gruppo di giovani. Il problema sollevato era, secondo alcune opinioni, che il presidente di un organo come la Consulta Giovanile non dovesse in alcun modo essere implicato politicamente. Una regola che alla fine è stata rispettata.

Risultato? Le cose alla fine si sono chiarite. Per quanto riguarda il Giro d’Italia la Consulta non si preoccuperà (come non ha mai promesso di fare) dell’organizzazione, sebbene sarà presente con alcuni stand per diffondere il suo operato e farsi la dovuta propaganda.

E, per quanto riguarda la diretta collaborazione di alcuni componenti della Consulta con la politica attiva, è stato ribadito e di nuovo predicato lo sforzo di ciascun esponente di partiti politici, tra i 19 ragazzi, di lasciare da parte gli interessi delle proprie segreterie e convergere le proprie idee per uno sviluppo candido e trasparente della società giovanile che, in quella sede, si rappresenta.



Edoardo Quaglia

martedì 20 aprile 2010

L’ORSO A VERZEGNIS.

TENTATIVO NON RIUSCITO DI AGGUANTARE UN ALLEVAMENTO DI API.

Risale a pochi giorni fa l’approdo dell’orso nel Comune di Verzegnis. In un allevamento di api poco distante dalle abitazioni della frazione Villa di Verzegnis, sono state rinvenute tracce di un tentato attacco alle arnie ricche di miele di cui (è luogo comune) è ghiotto il grande mammifero. Le persone per ora non sembrano preoccuparsi molto della minaccia che potrebbe creare un animale imprevedibile di 150 kg.
Già le precedenti stragi di greggi non aiutano chi sostiene che sia innocuo e timoroso dell’essere umano. La Regione ha stanziato alcune migliaia di euro per i danni causati da animali selvaggi protetti, tra cui il carnico urside. Ma la domanda è: sarà risarcibile un eventuale attacco alla vita di una persona? Dovremo aspettare l’aggressione di una persona per prendere provvedimenti? L’opinione degli abitanti è dibattuta. Allontanare l’orso o continuare a fornirgli la tutela che giustamente gli spetta? Sicuramente nel secondo caso, chiaramente, dovranno essere i compaesani a procurarsi l’addebita tutela.

Ecco la celebre immagine dell'orso scattata dalle fotocamere a infrarossi.

Attività sospesa per il "San Bernardino"

All' interno dell'ultimo consiglio della Scuola: Liceo Classico " San Bernardino" ; è stata espressa l' impossibilità di sostenere il corso di studi con i due indirizzi Classico e Linguistico.
Questa decisione si deve alla limitata domanda di iscrizioni che diventa incompatibile con i costi di gestione della Scuola. Il superiore salesiano don Eugenio Riva ha garantito comunque che le tre classi dalla terza alla quinta superiore andranno sino ad esaurimento.
La cessata attività del "San Bernardino" impoverisce le possibilità, per i ragazzi della zona, di scelta tra i vari corsi di studio, costringendo chi desideri un' impostazione d' indirizzo classico a spostarsi a Udine, favorendo la "fuga" di giovani dal proprio territorio.
Sono state comunque avviate proposte di altri ipotetici tipi di gestione di un liceo classico, di cui si dovranno verificare la sostenibilità.
Cacitti Fabio

ILLEGIO SI RIACCENDE DI GRANDE ARTE


Riapre, nella piccola frazione di Tolmezzo, una delle grandi mostre organizzate dal Comitato di San Floriano. Tali eventi hannno portato questa associazione, nata in un paese di trecentosessanta abitanti, a diventare famosa in tutta europa. Gli organizzatori, infatti, ritornano con successo nel piccolo paesino dopo aver allestito una delle loro mostre a tema nella capitale italiana, evento che ha riscosso un grande successo internazionale e ha visto visitatori illustri tra i quali Benedetto XVI e il premier Silvio Berlusconi. “ Angeli. Volti dell’invisibile” sarà il titolo-tema sul quale si svolgerà la mostra. Opere di grandi nomi della storia dell’arte occidentale (Correggio, Botticelli, Tiepolo, Bernini, Durer per citarne solo alcuni) saranno imprestate dai grandi musei d’Europa. Inoltre alla presentazione ci saranno importanti personalità, tra cui Gianni Letta e Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani.
La mostra sarà aperta dal 24 aprile al 3 ottobre con orario dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00, la domenica alle 9.30 alle 19.30. Lunedì giornata di chiusura.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.illegio.it o chiamare 0433-44445 o 0433-2054.

domenica 18 aprile 2010

La nube dell'Eyjafjallajokull ai confini delle Alpi



Gli studiosi confermano che è incerta l'affermazione che la nube immensa provocata dall'Eyjafjallajokull possa varcare le Alpi. Nonostante ciò, anche se dovesse succedere, gli effetti sulla salute non dovrebbero essere assolutamente preoccupanti.

COWORK IN PROGRESS


Il PROGRESSO NASCE IN UNA STANZA DI GIOVANI.

Per descrivere al meglio questo fenomeno parto dalla mia esperienza personale.
Da tempo credevo che il progresso così rapido avesse portato a un ristagno di idee, o forse allo scoraggiamento del “già detto”, del “già inventato”. Per non parlare poi della critica situazione italiana nel campo tecnologico-scientifico, e, per restringere ancora di più il cerchio, della situazione friulana. Credo vivamente che la difficoltà di innovazione di un Paese non stia negli uomini che non hanno più idee, ma nella società che non crea situazioni ottimali per la nascita e lo sviluppo di queste ultime. Spesso però, confesso, le idee tra i giovani ci sono, e spesso anche geniali. L’unico problema è la difficoltà che comporta la loro proposta, o, peggio, la loro messa in pratica. Così, il mese scorso, ritrovandomi coinvolto tra un’attività culturale e l’altra, sono stato avvicinato alla conferenza di presentazione di questo nuovissimo fenomeno a livello italiano, anche se già sperimentato in altre parti del mondo: il Coworking.
Di fatto il significato semantico del termine è “lavorare assieme” e questo concetto assume due diverse interpreazioni. La prima è un lavoro assieme a chi condivide le stesse idee e gli stessi interessi riguardo a progetti innovativi o proposte di sviluppo di qualsiasi natura; la seconda interpretazione è il collaborare assieme di giovani menti e grandi aziende della zona. Infatti l’aspetto significativo di questo neonato progetto è proprio il ventaglio di possibilità, per i giovani di potersi agganciare facilmente a tutti i vantaggi che possono dare grandi aziende e associazioni con gli occhi puntati su una stanza al secondo piano del centro commerciale “Città Fiera”. Proprio in quella stanza è montato quello che sarà uno dei motori dello sviluppo della zona friulana. Un motore, inoltre, straordinariamente funzionante, infatti a pochi mesi dall’inaugurazione il Coworking di Udine ha già portato a termine un bel numero di eventi e progetti di grande successo. Ricordandone solo alcuni, la “Vitra Design Museum/ Cento sedie classiche” all’I.P.S.I.A “A. Mattioni” di S.Giovanni al Natisone e il 10 gennaio si è chiusa la mostra “Cimiteri di sigarette/ La poetica progettuale del posacenere”, dove erano esposti posacenere di design dalle forme più classiche alle più impensabili. Molti altri sono i progetti in cantiere, tra i più brillanti cito l’apertura del “Centro per la documentazione delle imprese friulane che operano nel settore delle arti applicate”, ovvero la creazione di una biblioteca che contenga i cataloghi dei prodotti delle aziende di design, in modo che i giovani interessati possano, consultando tali cataloghi, risvegliare i loro istinti creativi.
Concludendo, posso ritenermi sollevato vedendo che è nata la speranza di rimedio al pessimo ristagno di cui parlavo sopra. Delle idee nuove ed efficaci che nascono da una stanza. Alla fine, quindi, basta una semplice stanza e la volontà innovativa per ridestare le intelligenze di una zona.
In un lustro di tempo, dal 2005 (quando è stato ideato il primo Coworking americano) ad oggi, l’idea di Coworking si è espansa nelle più svariate regioni del mondo, così come qui nell’area friulana, con una speranza comune: dare un nuovo volto al progresso.
Edoardo Quaglia

sabato 17 aprile 2010

La Consulta Giovanile di Tolmezzo rassicura: taxi in carnia

La Consulta Comunale di Tolmezzo si sta prendendo una responsabilità destinata a rivoluzionare il modo di concepire il sabato sera dei ragazzi della Carnia, in nome della sicurezza. Come è già noto nelle zone carniche è ormai tradizionalmente diffusa la cultura dell’alcool, che spesso diventa obiettivo primario del sabato sera e esclusiva fonte di divertimento dei giovani e, purtroppo, dei giovanissimi. Il problema non è tanto il danno fisiologico a cui si va in contro assumendo sostanze alcoliche, quanto mettersi alla guida dopo averle assunte. In questo senso già la legislazione italiana ha pensato a diminuire il livello di tolleranza, provvedendo con pene -direi giustamente severe - per chi, in modo irresponsabile, mette a repentaglio la vita sua e degli altri. Nonostante ciò, si sa, molti comunque non badano o non assimilano con sensibilità il pericolo di tale disciplina e si ritrovano in pochi secondi dall’ebbrezza della velocità alla freddezza della morte. Sotto questa prospettiva la Consulta tolmezzina ha programmato una rete abituale di taxi a basso costo che opererà capillarmente il sabato sera nelle vallate della Carnia. Ora la domanda è: come abbassare i costi dei taxi? Già i ragazzi si sono posti il problema e l’hanno risolto pensando di convergere i soldi delle sanzioni stradali del Comune per, appunto, pagare gran parte delle spese di trasporto. Grande impresa e sostenibile passo in avanti della Carnia, quindi, sperando che, anche se lentamente, venga concepito dai giovani un’opportunità responsabile piuttosto che rischiare punti, patenti e vite.


Edoardo Quaglia

venerdì 16 aprile 2010

La Consulta Giovanile all'Auditorium Candoni per le stragi del sabato sera.


Si è tenuto giovedì 15 il primo evento organizzato dalla consulta giovanile di Tolmezzo, e si è tenuto anche con notevole successo. All’auditorium Candoni si sono riunite le quarte e le quinte di gran parte delle scuole tolmezzine in una conferenza finalizzata a toccare la sensibilità dei ragazzi in tema di guida sicura. Ad intervenire in questo incontro sono stati rappresentanti della Polizia Stradale, Pronto Soccorso e Vigili del Fuoco. L’intento era chiaramente quello di far emergere l’importanza che queste istituzioni hanno nel controllo degli autisti e nell’intervento durante gli incidenti stradali. Ha presenziato inoltre l’avvocato Giosuè Rossi, ormai navigato relatore in conferenze sul medesimo tema, nonché recensore di molti articoli su giornali automobilistici e motociclistici di tiratura nazionale. A intervallare gli interventi di ciascun relatore sono stati i video di incidenti reali o crude ricostruzioni proiettati sul maxischermo, forse l’arma a impatto più forte che ha rotto il velo ambiguo delle prediche e ha aperto gli occhi su quella che è la sanguinosa realtà.
Il periodo scelto, di sicuro, è quello più fertile per seminare e radicare nelle giovani menti la responsabilità che comporta guidare una macchina, mi riferisco alle recenti stragi che hanno visto morire brutalmente dei giovani, lasciando più che un enorme vuoto, un importante spunto di riflessione.


Edoardo Quaglia