venerdì 23 aprile 2010

NUOVI INCARICHI PER LA CONSULTA GIOVANILE DI TOLMEZZO NEL TERRITORIO. IERI DIBATTITO CON DUE OSPITI.

Un mese fa la Consulta Comunale di Tolmezzo aveva organizzato in maniera repentina, ma efficace, un incontro con le quarte e le quinte superiori di alcuni istituti di Tolmezzo per il 15 aprile. Tema “La sicurezza stradale”. Ieri sera, a circa dieci giorni dall’evento, ad una convocazione straordinaria della Consulta, è arrivata una lettera dal comune di Venzone con la richiesta di procedere con l’organizzazione di una conferenza similare a quella del 15, a Venzone, per le scuole del gemonese e tarvisiano. Firmata “L’Assessore Fabio Di Bernardo”.

I ragazzi hanno subito pensato di accettare e cominciare l’organizzazione dell’evento. Non per nulla, infatti, alla riunione di ieri era presente anche l’ avv. Giosuè Rossi, che già aveva dato un importantissimo contributo per la preparazione della conferenza precedente.

Il dato positivo che emerge da tutto ciò è che, in pochi mesi di vita, la Consulta giovanile si è fatta conoscere in tutta la zona per la sua determinazione e originalità destinate a portare cambiamenti innovativi e sviluppo sociale nel difficile territorio carnico.


All’ordine del giorno della riunione di ieri, anche la formazione del gruppo di lavoro che andrà a stilare un questionario da somministrare a tutti i giovani della Carnia. Esso sonderà in modo trasversale quali sono le esigenze e le idee di cui i giovani della zona necessitano, ma spesso non hanno occasione di esprimere. Di questo si occuperanno Raffaele Petris, Simone Contin, Edoardo Quaglia, Fabio Cacitti, Cristian Comelli, Marco Craighero, Andrea Marchi e Petra Zanier.

Inoltre a intervenire in sala riunioni del Comune di Tolmezzo, sono stati due ospiti, che già avevano inviato la richiesta di partecipare, per chiarire alcune faccende sui rapporti con la consulta: Gianpietro Dionisio ( rappresentante di Party Zone) e Roberto De Caneva (capogruppo dell’Idv). Il dibattito è stato acceso. La presenza di De Caneva

“non come ragazzo, non come amico, ma come rappresentane di un partito” ha causato parecchie critiche all’interno di un’istituzione che fin dal suo nascere si era prefissata l’apoliticità assoluta. Due le motivazioni che lo hanno spinto a chiedere di essere ricevuto. Prima di tutto per risolvere “la domanda che gli fa la gente”, ovvero se fosse effettivamente la Consulta Giovanile la responsabile dell’organizzazione del Giro d’Italia, e le sue perplessità sul fatto che la preparazione dell’evento fosse stata affidata a Party Zone. La smentita arriva immediatamente. Infatti, tutti i componenti della Consulta hanno asserito sul fatto che Dionisio, in una delle prime sedute generali della Consulta, avesse chiesto se ci fossero state altre associazioni che si potevano prendere un incarico così grande. Non essendoci stati altri a proporsi, all’unanimità era stata approvata la sua richiesta.

Il secondo motivo che ha spinto De Caneva in Consulta, sono state le accuse di strani complotti ventilate nelle ultime settimane tra alcuni consiglieri e alcuni ragazzi della Consulta. Tutto è sfociato da un battibecco nato il giorno dell’elezione del rappresentante del gruppo di giovani. Il problema sollevato era, secondo alcune opinioni, che il presidente di un organo come la Consulta Giovanile non dovesse in alcun modo essere implicato politicamente. Una regola che alla fine è stata rispettata.

Risultato? Le cose alla fine si sono chiarite. Per quanto riguarda il Giro d’Italia la Consulta non si preoccuperà (come non ha mai promesso di fare) dell’organizzazione, sebbene sarà presente con alcuni stand per diffondere il suo operato e farsi la dovuta propaganda.

E, per quanto riguarda la diretta collaborazione di alcuni componenti della Consulta con la politica attiva, è stato ribadito e di nuovo predicato lo sforzo di ciascun esponente di partiti politici, tra i 19 ragazzi, di lasciare da parte gli interessi delle proprie segreterie e convergere le proprie idee per uno sviluppo candido e trasparente della società giovanile che, in quella sede, si rappresenta.



Edoardo Quaglia

3 commenti:

  1. Eccezionale il lavoro che state svolgendo!finalmente qualcuno che si impegna veramente per dare ai ragazzi di tolmezzo quello che gli manca,state facendo valere i loro diritti.E oltre a questo finalmente qualcuno che non tiene all'oscuro il loro operato,che spiegano alla gente quali discussioni vengono affrontate nei vari incontri con nomi e cognomi dei presenti,con i commenti di tutti.Considerando che i soldi guadagnati e spesi dai membri della consulta sono soldi nostri e che questi personaggi vengono pagati per fare ciò che noi vogliamo (se non erro siamo ancora in una democrazia),è giusto sapere ogni cosa!Invece c'è chi ha commentato questo articolo dicendo che certe informazioni non devono " essere raccontate ai 4 venti" e che le discussioni devono restare all'interno della consulta o potrebbe "non risultarne una bella immagine"..beh,direi che discutere in maniera accesa è il modo migliore per giungere alle migliori decisioni,la non bella immagine nasce piuttosto da chi fa solo i suoi interessi e da chi ha qualcosa da nascondere. Venite pagati per il vostro lavoro e noi siamo i vostri datori di lavoro quindi abbiamo il diritto di vedere il vostro operato e di togliervi i vostri incarichi se non li svolgete al meglio. Ora pensate a svolgere bene i vostri compiti così i prossimi articoli potranno dimostrare alla gente di essersi affidato in buone mani.buon lavoro.

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  2. Vorrei chiarire una cosa(da membro della consulta e quindi non per sentito dire...)nessun membro della consulta giovanile di tolmezzo viene pagato!!!
    Saluti
    Alessio Del Missier

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  3. esatto avevo già chiarito io, penso cmq non si riferisse ai membri stessi della consulta, ma ad esterni che hann provato a causare o meno ingerenze, cmq non provate.

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